LATTE CREATIVE –
Anything to say.
Contesto
In un momento storico in cui la libertà di espressione e d’informazione vengono continuamente messe in discussione, l’Alta Corte di Londra accoglie l’istanza del co-fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, rimandando a un nuovo appello la sentenza sulla sua estradizione negli Stati Uniti. Si riattiva così un dialogo sociale, politico e artistico sul tema.
Concept
In piedi per la libertà.
La sfida creativa
L’arte, quando messa a servizio dell’attivismo e supportata dalla cultura, si può trasformare in uno strumento di informazione molto potente, in grado di animare e portare avanti il dibattito sui principali temi di attualità.
The execution
“If wars can be started by lies, peace can be started by truth”
Julian Assange
Una campagna che unisce arte e attivismo, promossa dal campaigner Salvatore Barbera e dall’artista Davide Dormino, che ha realizzato l’opera Anything to say?. Una scultura itinerante con protagonisti Julian Assange, Chelsea Manning ed Edward Snowden. Tre statue di bronzo e una sedia che invitano chiunque a salire per dire la propria, a sostegno della libertà di espressione e d’informazione.
Dopo un tour internazionale, la scultura ha toccato le piazze di Milano, Napoli, Roma e Bologna, grazie alla raccolta fondi lanciata su GoFundMe con l’intento di rendere fruibile a tutti il monumento. Non solo una mostra, ma veri e propri eventi che hanno mescolato arte, attivismo e musica.
Celebrity engagement
Alessandro Mannarino, Riccardo Iacona, Benedetta Scuderi, Barbara Foria, Moni Ovadia, Alessandro Bergonzoni, Marcello Baraghini: sono solo alcuni dei nomi conosciuti che hanno preso parte alla campagna con dei video, sia prima degli eventi che durante, salendo direttamente sulla sedia per dire la propria.